Sinossi

Delitti d’acqua dolce è un’antologia che contiene venti racconti gialli ambientati a Stresa, con escursioni in altre località del lago Maggiore e del lago d’Orta, scelti tra gli ottantuno che hanno partecipato alla prima edizione del premio Giallostresa.  Delitti, intrighi,  misfatti e cadaveri turbano la tranquilla cittadina sul Lago Maggiore nota in tutto il mondo come meta turistica internazionale. A risolvere i casi ci pensano investigatori seriali come il professore svizzero Claude Muller di Mercedes Bresso,  l’ispettore Crespo di Gianluca Veltri, oppure marescialli dei carabinieri, preti, bloggers, giornalisti e investigatori per caso.  Qualcuno riesce a farla franca e c’è chi, nel racconto di Federico Spinozzi, non riesce a liberarsi di un cane. Le vittime sono eterogenee, i cuochi famosi di Andrea Dallapina, mariti fedifraghi, giovani amanti e la cantante creata da Silvio Raffo. Samuele Nava immagina di far incontrare il personaggio letterario di Sherlock Holmes con la regina Margherita di Savoia che visse molti anni a Stresa. Affondano le radici nell’Olocausto i racconti di Adele Marini e di Piergiorgio Pulixi mentre Sergej Roic narra vicende accadute nella sua terra d’origine, la ex Yugoslavia che hanno epilogo a Stresa.  Originale è il piano assassino messo a segno da una partecipante alla LMHM, la Mezza Maratona che si corre ogni anno tra Stresa e Pallanza, narrato da Maurizio Pellizzon.   C’è anche il divertente racconto di Maurizio Gilardi, vincitore di Giallostresa.  Sergio Cova ha scelto il cimitero come luogo del “delitto”, Rossana Girotto ci ha messo un pizzico di “hard. Riccardo Landini è stato ispirato dalla solitudine invernale delle ville dell’Alpino, Francesco Manarini e Massimo Rodighiero hanno immaginato un killer di professione abilmente mimetizzato nelle vie di Stresa. Antonella Mecenero ha fatto commettere un omicidio sulla celebre panchina del giardino Alpinia, Sabrina Minetti fa risolvere un delitto grazie a Facebook.  Carlo Parri ha confezionato un mini – giallo storico, Emiliano Pedroni ha colto con originalità alcune peculiarità di Stresa quali il monumento alle vittime dell’11 settembre e  la celebre tisana. Il pescatore Rico è l’involontario testimone di un imbroglio raccontato da Elena Sedin. Tra gli autori ci sono nomi noti e esordienti di talento. Curatori sono Ambretta Sampietro, ideatrice e organizzatrice di Giallostresa e Luigi Pachì, membro della giuria. L’antologia è pubblicata da Lampi di Stampa grazie all’interessamento del direttore generale Mariano Settembri.

 

I diritti d’autore contribuiranno alla rinascita di Villa Taranto recentemente distrutta da una tromba d’aria.